Un proverbio africano dice così “Quando non sai dove stai andando, ricordati da dove vieni.”

Eccoli dunque scendere dallo scuolabus, percorrere una piccola strada leggermente in salita, passare sotto un arco in mattoni pieni del 1400 e arrivare su di un dosso naturale nel centro del paese, dove nel 1896 l’Ingegner Luigi Marzoni vi edificò una bella casa di campagna.

Siamo a Tornaco, un piccolo comune di 875 abitanti della provincia di Novara, a Villa Marzoni, un edificio su tre piani a cui si accede attraverso un ampio cortile porticato da un lato.

Loro sono i bambini della scuola primaria “G. Pascoli” dell’I.C. Ramati di Cerano. Quando abbiamo raccontato che Villa Marzoni, oggi, è sede permanente del Museo della Civiltà Contadina della Bassa Novarese, volevano saperne di più.

Ad accoglierci, la nostra guida il Sig. Domenico Bernascone. E’ subito evidente che lui conosce la lingua degli adulti e dei bambini. Prende tutti per mano e accompagna i bambini in un bellissimo viaggio di scoperta, noi invece, prendiamo la strada dei ricordi. Partiamo dal basso e iniziamo a salire, all’interno varie stanze con soffitti in legno a cassettoni dove abbiamo ammirato ricostruzioni di ambienti domestici della civiltà contadina, come la cucina e la camera da letto.

Un’aula scolastica con i banchi e la lavagna di una volta; Domenico in questa sala, ci porta nella storia di Pinocchio, il più famoso burattino di legno a cui sono cresciute le orecchie d’asino perché aveva deciso di abbandonare la scuola. Entriamo in sale che con i loro oggetti, attrezzi, arredi e documenti raccontano la storia del duro lavoro nelle stalle, la produzione di latte, burro e formaggio; la macellazione del maiale; la lavorazione della lana. Con le valigie di cartone, arriviamo fino in Argentina in cerca di fortuna.

Sentiamo di essere arrivati al capolinea del nostro viaggio. Domenico propone di accompagnare i bambini nella stanza segreta. E anche noi, che più bambini non siamo, ci guardiamo con gli occhi che si interrogano. Saliamo ancora,  uno dietro l’altro fino in cima. La luce che entra dalle immense vetrate ci racconta che siamo i benvenuti. I tetti di Tornaco, sono sotto di noi. Uno stormo di Ibis sacro ci saluta passandoci a fianco. Questa sala è completamente dedicata al riso,  racconta la storia della vita nella risaia, delle fatiche delle mondine e dei trebbiatori.

Lasciamo questo luogo, forse, con una consapevolezza in più.

Per riprendere il proverbio africano, possiamo dire che il vero viaggio di scoperta, non è sempre e solo andare verso nuovi lidi, ma anche tornare al punto di partenza con nuovi occhi.

Marzo 2023

Laura Sturaro e tutto il Team Docenti

Scuola Primaria “G. Pascoli” di Vespolate

Il giorno 28 febbraio  le classi terze hanno partecipato all’uscita didattica presso l’Archeopark di Boario Terme.

Sicuramente questa evento rimarrà impresso nella memoria dei bambini e delle  insegnanti come la prima vera e propria uscita didattica dai tempi pre- Covid.

La giornata si è svolta con un viaggio attraverso la preistoria nel quale i bambini si sono cimentati con laboratori come ad esempio tiro con l’arco, arrampicata sulla fune, attraversamento del laghetto sulla zattera, frottage e creazione di piccoli utensili. Tutti i manufatti prodotti sono stati portati a scuola come ricordo della giornata. 

L’esperienza è stata molto positiva in quanto gli alunni hanno partecipato con interesse e entusiasmo a tutte le attività proposte.

Fedele Isabella

Il giorno 2 marzo scorso gli alunni delle classi IV e V del plesso della scuola primaria di Garbagna si sono recati al centro storico di Novara, accompagnati dalle insegnanti Laura Fantoli, Paola Freguglia e Fulvia Roberti.

L’uscita didattica al Centro storico di Novara è stata concepita come la conclusione di un progetto interdisciplinare (geografia e inglese) che ha avuto come argomento la città. Il percorso disciplinare in classe risale all’anno scolastico 2021/2022, ma essendo ancora in vigore le restrizioni, a causa della pandemia da Coronavirus, non si era potuta effettuare.

La città di Novara è stata raggiunta con il treno, mezzo che i bambini hanno gradito e attraverso il quale hanno avuto modo di sperimentare il percorso Garbagna-Novara, di solito percorso in auto.

Una volta arrivati, l’itinerario di visita ha toccato i seguenti luoghi: corso Cavour, le Mura romane, la  Basilica di San Gaudenzio, corso Italia, Piazza delle Erbe, l’ Arengo del Broletto, il Duomo, la Canonica, il  Teatro Coccia, piazza Martiri, il Castello, il Parco dell’Allea.

Nonostante il tempo incerto, si può affermare che l’uscita è stata molto apprezzata dagli  alunni, anche perché è stata  la prima uscita didattica dopo tre anni di restrizioni e divieti.

                                                                                                                                             Ins. Fulvia Roberti

Il progetto “Primo Soccorso” viene promosso dal comitato Croce Rossa di Trecate per le classi quinte dell’Istituto Comprensivo Ramati.

Le lezioni mirano a diffondere semplici nozioni di prevenzione e primo soccorso e, soprattutto, l’importanza della chiamata di emergenza al numero unico 112 che tutti, anche i bambini, possono fare in modo corretto. 

Isabella Fedele

Giovedì 16 febbraio, in occasione della Giornata della XIX edizione di “M’Illumino di Meno”, i giovani volontari della Croce Rossa Italiana della sezione di Trecate hanno svolto delle attività per sensibilizzare gli alunni delle classi della scuola primaria di Cerano sulle tematiche ambientali.

La Giornata Nazionale del Risparmio Energetico e degli Stili di Vita Sostenibili è un’occasione molto importante per diffondere la cultura della sostenibilità ambientale; la scuola, che è il luogo preposto all’educazione e alla formazione di futuri cittadini consapevoli, non poteva esimersi dall’aderire a questa iniziativa.

I volontari della Croce Rossa hanno organizzato all’interno delle varie classi dei laboratori creativi utilizzando materiale di riciclo, trasformando un materiale altamente inquinante come le bottiglie di plastica in bellissimi fiori e farfalle colorate.

È stata un’ulteriore occasione per le insegnanti per parlare e discutere con i propri alunni di spreco energetico e per far sì che ognuno di noi nel proprio piccolo possa contribuire alla diffusione di una cultura della sostenibilità e del risparmio delle risorse.

L’iniziativa proseguirà poi con un evento non energivoro, una cena benefica senza spreco, organizzata sempre dalla CRI – Comitato di Trecate, in collaborazione con il Comitato Genitori di Cerano, che si terrà l’11 Marzo 2023 presso l’Oratorio Giovanile di Cerano.

Le insegnanti e gli alunni della scuola primaria “Don Saino” colgono l’occasione per ringraziare la Croce Rossa Italiana e in particolare i ragazzi e le ragazze che sono intervenuti, sperando che possano essere d’esempio per le future generazioni.

Con questa galleria di immagini e questo video diciamo grazie a Capoccia Martina, Cataldi Alessandro, De Alvarez Isabella, De Luca Umberto, De Nuzzo Donato, Filippi Lara, Lucherini Elisa, Noles Andres, Ragab Sama, Ragab Bassem.

Cristiana Ruggerone

Il giorno 4 novembre, giorno dell’Unità Nazionale e delle forze armate, anche la scuola primaria di Garbagna Novarese si è unita per le consuete celebrazioni.

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Gli alunni della 5 B Don Saino augurano serene vacanze a tutti con questo balletto.
Speriamo di farvi riflettere, anche divertendovi, di quanto sia importante la LIBERTÀ.

Tiziana Bianchi

Noi insegnanti delle classi quinte della primaria di Cerano abbiamo ritenuto opportuno concludere l’anno scolastico con un momento da trascorrere in spensieratezza e relax insieme ai nostri alunni.

Non potendo organizzare una gita fuori dal territorio comunale, causa restrizioni Covid19, abbiamo pensato di far una bella passeggiata all’aria aperta all’interno del Parco del Ticino.

La giornata scelta, mercoledì 25 maggio, non prometteva niente di buono: già nei giorni precedenti il meteo segnalava probabili temporali. Invece siamo stati particolarmente fortunati; tranne che per una breve pioggerella leggera incontrata subito dopo la partenza, nel cielo si sono alternati nuvole e sole, ma niente acquazzoni!

L’itinerario scelto prevedeva di percorrere la via Bagno, costeggiare il Canale Langosco, scendere verso il Mondo X, continuare per il sentiero nel bosco per arrivare al Ristorante Bar Venezia in località Molino Vecchio, facendo una breve sosta sulle rive del Fiume Azzurro, il nostro amato Ticino.

Ed è andata proprio così: dopo aver superato Mondo X e aver consumato la consueta merenda di metà mattinata, ci siamo addentrati nel bosco lungo i sentieri segnati. Abbiamo visto dove risiedeva l’ex Colonia Elioterapica che fungeva da Centro Estivo nei tempi passati, abbiamo riconosciuto alcune delle piante presenti nella lussureggiante flora dell’ambiente fluviale e, sulle rive del Ticino, abbiamo assistito alla partenza di un gruppo di giovani allievi con i loro istruttori della scuola di rafting di Vigevano.

Giunta l’ora abbiamo pranzato all’interno del Ristorante Bar Venezia. L’organizzazione è stata impeccabile: grazie alla collaborazione delle famiglie e dei loro rappresentanti, ognuno dei ragazzi aveva già scelto e prenotato nei giorni precedenti il menù da consumare!

Che dire: il pomeriggio è trascorso in libertà nel grande giardino adiacente al bar: gli alunni delle tre quinte si sono organizzati in giochi a squadre, passatempi,… I più tranquilli hanno invece chiacchierato seduti nel grande prato verde, ammirando gli animali della piccola oasi faunistica del ristorante. La gita si è conclusa con il rientro a scuola in perfetto orario e con un po’ di stanchezza nelle gambe per i chilometri percorsi.

Comunque sia, speriamo di aver contribuito ad aggiungere un altro ricordo piacevole nella memoria di questi ragazzi e di queste ragazze che l’anno prossimo faranno il salto da un ordine di scuola all’altro.


“L’unico modo per fare un ottimo lavoro è amare quello che fate. Se non avete ancora trovato ciò che fa per voi, continuate a cercare.”

Steve Jobs

È l’augurio che facciamo ai nostri alunni: cercare e trovare la propria strada, ciascuno con la propria individualità e unicità, amando il proprio lavoro.

Speriamo per loro in un cammino di crescita ricco di esperienze positive e di soddisfazioni. Li ringraziamo per le emozioni che ci hanno regalato in questi anni trascorsi insieme. Ringraziamo tutte le famiglie che hanno creduto in questa scuola e ci hanno sostenuto nelle scelte del percorso scolastico.

Grazie e … BUONE VACANZE!!!

Cristiana Ruggerone

3 giugno 2022: viaggio d’istruzione (a piedi) all’oasi naturale “Il Campo della Ghinä”

La luce soffusa del cielo velato riflette il verde tenue di certe giornate nuvolose, come questa, quel verde che sprigiona tutto il fascino ombroso del bosco mosso a tratti da lievi folate di vento. Così si presenta oggi l’oasi della Ghinä ai nostri bambini e a noi maestre.

Eravamo a scuola fino ad una manciata di minuti fa e ora, usciti dal cortile, chiuso il cancello alle nostre spalle, per incanto, eccoci immersi in una nuova storia come se avessimo semplicemente girato la pagina del libro delle letture. Siamo tutti qui per vedere il bosco! E non solo … per ascoltarlo, per annusarlo, per toccarlo, per gustarlo, per esplorarlo e conoscerlo, insomma.

Ci ricevono, immancabili, Filemone e Bauci, la quercia e il tiglio, vicini e teneramente fruscianti, come il mito racconta. Ci accoglie anche il povr’om Gaudenzio, è questo il nome dei volontari dell’associazione locale ambientale, storica e dialettale, Burchvif.

È la nostra guida. Ci racconta, con passione, delle farnie numerose e delle edere imponenti, dei funghi a mensola e delle felci a penna di struzzo, dei nannufari dello stagno e degli ontani, dei ciliegi selvatici e delle more, dei giunchi e delle canne, dei merli e delle cinciallegre che nidificano, dei piccoli moscardini e della farfalla Lycaena, dei nidi e della mangiatoia per uccelli e di moltissimo altro ancora.

Nel frattempo puoi ascoltare i canti e i richiami, gli insetti che ronzano, il gracidare delle raganelle e il rumore lontano di macchine agricole al lavoro. E puoi avvertire l’odore dell’umidità dello stagno, dell’erba e del legno dei tronchi ospitali che si consumano nel fornire un habitat a varie specie di insetti, coleotteri, imenotteri. All’improvviso una vocina timida chiede: “Ma che cos’è questo profumo?”. E tutti sono con il naso all’insù. È la fragranza del tiglio in fiore, penetrante e intensa che proprio non puoi non percepire. “Attento alle ortiche e ai rovi, però! Anche quelli ci sono e, se non cammini nei sentieri, te ne accorgi sulla pelle” avvisa qualcun altro.

Siamo nel territorio comunale di Borgolavezzaro, in una delle oasi naturali in mezzo al mare di risaie, “Il campo della Ghinä”, prezioso ecosistema dalla ricchissima varietà vegetale e animale e dall’elevata biodiversità. Lo scopriamo, ad ogni passo, ad ogni visita e ci meravigliamo. Anche per questo l’abbiamo scelta come meta della nostra gita scolastica a chilometro zero.

Siamo stati qui altre volte, ma sappiamo che il bosco propone sempre qualche nuova chicca per stupirci. Oggi è successo di nuovo. Mentre si respira l’aria gradevolmente fresca che sa di foglie, di erbe e di complicità con gli elementi del bosco, a sorprenderci più di ogni altra cosa è il gusto dolcissimo delle more di gelso, sconosciute a quasi tutti e quello amarognolo e vagamente aspro delle ciliegie selvatiche. Ed è proprio l’ora della merenda.

Qualche passo ancora e ci accomodiamo nella radura dell’ingresso per un momento di ristoro, tutti nel rispetto della natura, ovviamente. Ne approfittiamo anche per fare educazione ambientale con la raccolta differenziata. Riprese le forze, ringraziamo e salutiamo la nostra guida e, nonostante alcuni nuvoloni neri e minacciosi e qualche goccia di pioggia ci facciano temere di dover rientrare da un momento all’altro, iniziano le attività alla scoperta del bosco.

Per allenare lo spirito di osservazione, i più piccoli, con l’aiuto delle insegnanti, si cimentano con entusiasmo in una caccia al tesoro fotografica di tracce lasciate dagli animali, di funghi, di piante, di ghiande, di oggetti costruiti dall’uomo. Con ammirevole impegno, scoprono, indicano e annotano tutto sulle schede appositamente preparate.

Il compito del gruppo dei più grandi è più difficile. Mappa alla mano, si studia la simbologia, si leggono le informazioni e si cammina, impazienti, seguendo il tracciato di un percorso di orienteering. Si cercano le lanterne sistemate in precedenza da una docente accanto alle piante o agli oggetti da rilevare e di cui registrare il nome e la posizione, per poi ritornare al punto della partenza. Il tutto si svolge con spontaneità e spirito di collaborazione, nel rispetto delle regole dei giochi e del comportamento.

Ora, però, si deve proprio andare. L’avventura è conclusa. Si rientra a scuola, soddisfatti e stanchi, con un’esperienza in più e così gratificati che già qualche bambino chiede se poi sì andrà ancora alla Ghinä. “Certo che sì”.

Grazie a Gaudenzio per la paziente disponibilità e grazie a Burchvif perchè rende tutto questo possibile.

Marta Mortarino