Il giorno 4 novembre, giorno dell’Unità Nazionale e delle forze armate, anche la scuola primaria di Garbagna Novarese si è unita per le consuete celebrazioni.

Continua a leggere

Gli alunni della 5 B Don Saino augurano serene vacanze a tutti con questo balletto.
Speriamo di farvi riflettere, anche divertendovi, di quanto sia importante la LIBERTÀ.

Tiziana Bianchi

Noi insegnanti delle classi quinte della primaria di Cerano abbiamo ritenuto opportuno concludere l’anno scolastico con un momento da trascorrere in spensieratezza e relax insieme ai nostri alunni.

Non potendo organizzare una gita fuori dal territorio comunale, causa restrizioni Covid19, abbiamo pensato di far una bella passeggiata all’aria aperta all’interno del Parco del Ticino.

La giornata scelta, mercoledì 25 maggio, non prometteva niente di buono: già nei giorni precedenti il meteo segnalava probabili temporali. Invece siamo stati particolarmente fortunati; tranne che per una breve pioggerella leggera incontrata subito dopo la partenza, nel cielo si sono alternati nuvole e sole, ma niente acquazzoni!

L’itinerario scelto prevedeva di percorrere la via Bagno, costeggiare il Canale Langosco, scendere verso il Mondo X, continuare per il sentiero nel bosco per arrivare al Ristorante Bar Venezia in località Molino Vecchio, facendo una breve sosta sulle rive del Fiume Azzurro, il nostro amato Ticino.

Ed è andata proprio così: dopo aver superato Mondo X e aver consumato la consueta merenda di metà mattinata, ci siamo addentrati nel bosco lungo i sentieri segnati. Abbiamo visto dove risiedeva l’ex Colonia Elioterapica che fungeva da Centro Estivo nei tempi passati, abbiamo riconosciuto alcune delle piante presenti nella lussureggiante flora dell’ambiente fluviale e, sulle rive del Ticino, abbiamo assistito alla partenza di un gruppo di giovani allievi con i loro istruttori della scuola di rafting di Vigevano.

Giunta l’ora abbiamo pranzato all’interno del Ristorante Bar Venezia. L’organizzazione è stata impeccabile: grazie alla collaborazione delle famiglie e dei loro rappresentanti, ognuno dei ragazzi aveva già scelto e prenotato nei giorni precedenti il menù da consumare!

Che dire: il pomeriggio è trascorso in libertà nel grande giardino adiacente al bar: gli alunni delle tre quinte si sono organizzati in giochi a squadre, passatempi,… I più tranquilli hanno invece chiacchierato seduti nel grande prato verde, ammirando gli animali della piccola oasi faunistica del ristorante. La gita si è conclusa con il rientro a scuola in perfetto orario e con un po’ di stanchezza nelle gambe per i chilometri percorsi.

Comunque sia, speriamo di aver contribuito ad aggiungere un altro ricordo piacevole nella memoria di questi ragazzi e di queste ragazze che l’anno prossimo faranno il salto da un ordine di scuola all’altro.


“L’unico modo per fare un ottimo lavoro è amare quello che fate. Se non avete ancora trovato ciò che fa per voi, continuate a cercare.”

Steve Jobs

È l’augurio che facciamo ai nostri alunni: cercare e trovare la propria strada, ciascuno con la propria individualità e unicità, amando il proprio lavoro.

Speriamo per loro in un cammino di crescita ricco di esperienze positive e di soddisfazioni. Li ringraziamo per le emozioni che ci hanno regalato in questi anni trascorsi insieme. Ringraziamo tutte le famiglie che hanno creduto in questa scuola e ci hanno sostenuto nelle scelte del percorso scolastico.

Grazie e … BUONE VACANZE!!!

Cristiana Ruggerone

3 giugno 2022: viaggio d’istruzione (a piedi) all’oasi naturale “Il Campo della Ghinä”

La luce soffusa del cielo velato riflette il verde tenue di certe giornate nuvolose, come questa, quel verde che sprigiona tutto il fascino ombroso del bosco mosso a tratti da lievi folate di vento. Così si presenta oggi l’oasi della Ghinä ai nostri bambini e a noi maestre.

Eravamo a scuola fino ad una manciata di minuti fa e ora, usciti dal cortile, chiuso il cancello alle nostre spalle, per incanto, eccoci immersi in una nuova storia come se avessimo semplicemente girato la pagina del libro delle letture. Siamo tutti qui per vedere il bosco! E non solo … per ascoltarlo, per annusarlo, per toccarlo, per gustarlo, per esplorarlo e conoscerlo, insomma.

Ci ricevono, immancabili, Filemone e Bauci, la quercia e il tiglio, vicini e teneramente fruscianti, come il mito racconta. Ci accoglie anche il povr’om Gaudenzio, è questo il nome dei volontari dell’associazione locale ambientale, storica e dialettale, Burchvif.

È la nostra guida. Ci racconta, con passione, delle farnie numerose e delle edere imponenti, dei funghi a mensola e delle felci a penna di struzzo, dei nannufari dello stagno e degli ontani, dei ciliegi selvatici e delle more, dei giunchi e delle canne, dei merli e delle cinciallegre che nidificano, dei piccoli moscardini e della farfalla Lycaena, dei nidi e della mangiatoia per uccelli e di moltissimo altro ancora.

Nel frattempo puoi ascoltare i canti e i richiami, gli insetti che ronzano, il gracidare delle raganelle e il rumore lontano di macchine agricole al lavoro. E puoi avvertire l’odore dell’umidità dello stagno, dell’erba e del legno dei tronchi ospitali che si consumano nel fornire un habitat a varie specie di insetti, coleotteri, imenotteri. All’improvviso una vocina timida chiede: “Ma che cos’è questo profumo?”. E tutti sono con il naso all’insù. È la fragranza del tiglio in fiore, penetrante e intensa che proprio non puoi non percepire. “Attento alle ortiche e ai rovi, però! Anche quelli ci sono e, se non cammini nei sentieri, te ne accorgi sulla pelle” avvisa qualcun altro.

Siamo nel territorio comunale di Borgolavezzaro, in una delle oasi naturali in mezzo al mare di risaie, “Il campo della Ghinä”, prezioso ecosistema dalla ricchissima varietà vegetale e animale e dall’elevata biodiversità. Lo scopriamo, ad ogni passo, ad ogni visita e ci meravigliamo. Anche per questo l’abbiamo scelta come meta della nostra gita scolastica a chilometro zero.

Siamo stati qui altre volte, ma sappiamo che il bosco propone sempre qualche nuova chicca per stupirci. Oggi è successo di nuovo. Mentre si respira l’aria gradevolmente fresca che sa di foglie, di erbe e di complicità con gli elementi del bosco, a sorprenderci più di ogni altra cosa è il gusto dolcissimo delle more di gelso, sconosciute a quasi tutti e quello amarognolo e vagamente aspro delle ciliegie selvatiche. Ed è proprio l’ora della merenda.

Qualche passo ancora e ci accomodiamo nella radura dell’ingresso per un momento di ristoro, tutti nel rispetto della natura, ovviamente. Ne approfittiamo anche per fare educazione ambientale con la raccolta differenziata. Riprese le forze, ringraziamo e salutiamo la nostra guida e, nonostante alcuni nuvoloni neri e minacciosi e qualche goccia di pioggia ci facciano temere di dover rientrare da un momento all’altro, iniziano le attività alla scoperta del bosco.

Per allenare lo spirito di osservazione, i più piccoli, con l’aiuto delle insegnanti, si cimentano con entusiasmo in una caccia al tesoro fotografica di tracce lasciate dagli animali, di funghi, di piante, di ghiande, di oggetti costruiti dall’uomo. Con ammirevole impegno, scoprono, indicano e annotano tutto sulle schede appositamente preparate.

Il compito del gruppo dei più grandi è più difficile. Mappa alla mano, si studia la simbologia, si leggono le informazioni e si cammina, impazienti, seguendo il tracciato di un percorso di orienteering. Si cercano le lanterne sistemate in precedenza da una docente accanto alle piante o agli oggetti da rilevare e di cui registrare il nome e la posizione, per poi ritornare al punto della partenza. Il tutto si svolge con spontaneità e spirito di collaborazione, nel rispetto delle regole dei giochi e del comportamento.

Ora, però, si deve proprio andare. L’avventura è conclusa. Si rientra a scuola, soddisfatti e stanchi, con un’esperienza in più e così gratificati che già qualche bambino chiede se poi sì andrà ancora alla Ghinä. “Certo che sì”.

Grazie a Gaudenzio per la paziente disponibilità e grazie a Burchvif perchè rende tutto questo possibile.

Marta Mortarino

Chi si fosse trovato venerdì 20 Maggio al parco giochi Peter Pan avrebbe potuto vedere da vicino un vero e proprio mercatino realizzato dai ragazzi della 5^A della primaria “Don Saino”.

Non un mercatino qualsiasi, ma “all’inglese”, con avventori e negozianti che parlavano correttamente la lingua di William Shakespeare e Oscar Wilde e che utilizzavano sterline al posto di euro.

L’ideazione

Infatti dopo aver studiato in Inglese la terminologia utilizzata nella compravendita e aver imparato a conoscere la valuta utilizzata dai paesi anglosassoni, gli alunni hanno pensato di allestire un vero e proprio “English market”. Ci sono volute alcune lezioni per tutta la preparazione, ma l’intraprendenza e la creatività dei ragazzi e delle ragazze sono andate oltre ogni aspettativa.

Le fasi di lavoro

Dapprima l’insegnante ha stabilito la tipologia di negozi/bancarelle che avrebbero dovuto allestire, assegnandoli a sorte alle 6 coppie di venditori (un shopkeeper e uno shop assistant).
Ciascuna coppia ha dovuto decidere quali prodotti vendere pensando a come recuperare il materiale: alcuni si sono serviti di scatole e contenitori di cibi o detersivi usati, altri di frutta e verdura giocattolo, altri invece hanno usato addirittura oggetti veri e propri con la complicità delle loro famiglie.

Oltre a ciò è stato necessario preparare, dopo aver ben pensato ed essersi informati, un vero e proprio listino.-prezzi dei prodotti da vendere, un blocchetto di scontrini da rilasciare e una cassa con monete e banconote (rigorosamente sterline di carta e cartoncino) per il resto.

Tutti gli altri alunni hanno interpretato il ruolo di acquirenti (customers) preparando un bel gruzzoletto di sterline per la spesa e studiando bene le frasi da utilizzare durante lo shopping.

L’allestimento

Finalmente, dopo aver portato tutto l’occorrente per il giorno stabilito, la classe ha potuto realizzare il mercatino all’aperto sotto gli occhi divertiti e stupiti della maestra Cristiana e dell’educatrice Sara nel vedere costruire vere e proprie bancarelle colorate e invitanti da far invidia agli ambulanti più creativi.

I negozianti e i loro clienti si sono cimentati in dialoghi tutti rigorosamente in Lingua Inglese sotto la supervisione delle insegnanti.

È stato un bel pomeriggio di scuola trascorso imparando … in modo divertente!

Cristiana Ruggerone

Anche quest’anno la scuola primaria di Garbagna Novarese ha realizzato il progetto “Crescere insieme per Garbagna” coadiuvato dalle insegnanti Claudia Larghi e Fulvia Roberti.

Il progetto è stato apprezzato da tutti gli alunni del plesso, in quanto chiamati in prima linea ad eleggere il nuovo baby sindaco, poiché quello uscente, Virginia Lombardi, il prossimo anno frequenterà la scuola secondaria di primo grado.

Le fasi del progetto sono state diverse: in primo luogo la fase preparatoria alla campagna elettorale, con l’elaborazione dei programmi elettorali delle due liste elettorali e poi, la campagna elettorale vera e propria e la votazione.

Le due liste, capitanate da Federica Garozzo, classe III e, Giacomo Maccagnola, classe IV, hanno esposto il loro programma a tutta la scolaresca e il giorno 27 maggio scorso è stato allestito il seggio elettorale presieduto dal baby sindaco uscente.

Ogni alunno ha votato la propria preferenza e il vincitore è risultato Giacomo Maccagnola, coadiuvato dai consiglieri Giulia Garda e Davide Oliva, che ha avuto modo di incontrare il sindaco di Garbagna Novarese, Fabiano Trevisan, per la proclamazione ufficiale.

In quell’occasione la fascia di baby sindaco è passata da Virginia a Giacomo, il quale ha avuto anche modo di esporre i punti elettorali del suo programma.

Al baby sindaco l’augurio di veder realizzato il suo programma che mira a migliorie del paese e dell’ambiente scolastico.

Fulvia Roberti

Una proposta didattica con l’uso delle nuove metodologie sullo studio della materia e gli elementi ARIA, ACQUA, FUOCO svolta nelle classi 4A e 4B della primaria di Cerano.

Mercoledì 1° Giugno 2022, per la classe 4C della Scuola Primaria “Don Saino” è stata una giornata indimenticabile.

Infatti, carichi di voglia di esplorare, siamo partiti, zaini in spalla, alla scoperta delle nostre campagne e dei nostri boschi.

Lungo il tragitto della Via Crosa abbiamo avvistato un nido di cicogne su un traliccio elettrico, la distesa di pannelli solari rotanti per la produzione di energia di un’azienda ceranese, la canalizzazione delle acque nelle risaie, l’impianto di depurazione, i navigli Langosco e Sforzesco.

Per la prima volta dopo tanto tempo, abbiamo fatto un pic-nic in una tranquilla ed ombrosa radura, accanto ad un ruscello: qualcuno di noi ha provato la sensazione urticante delle ortiche (che male!!!!!) mai sperimentata prima. È stata una prova di resistenza al dolore!

Dopo aver giocato, cantato e chiacchierato, abbiamo ripreso il lungo cammino verso il fiume Ticino: attraverso boschi, rovi, lanche, sentieri inesplorati (per noi) abbiamo raggiunto una meravigliosa spiaggia di sabbia quasi caraibica, dove ci siamo cimentati in una gara di castelli di sabbia. Qui, una libellula incuriosita si è unita al nostro rumoroso gruppo e non voleva lasciarci.

Dopo esserci riposati e rifocillati con una lauta merenda, abbiamo ripreso la via del ritorno proseguendo le osservazioni come piccoli esploratori ed esperti di birdwatching: garzette, anatre, falchetti ci hanno accompagnato per il tutto il percorso. Infine le nostre amiche api ci hanno salutato dalle loro arnie colorate.

Siamo tornati stanchissimi ma felici ed entusiasti di questa giornata speciale.

La classe 4C

Scuola Primaria “Don Saino”

La classe 3ªC del Plesso “Don Saino” di Cerano, nel mese di Marzo, ha aderito al progetto “Un orto a scuola” promosso dal Corriere di Novara; tale progetto ha dato inizio ad una attività outdoor che si è protratta per mesi, fino alla fine dell’anno scolastico.

La classe si è cimentata in una fantastica esperienza formativa che ha visto coinvolte le varie discipline scolastiche. Le attività si sono svolte prevalentemente all’aperto e hanno dato spunto per “rilanciare in classe” interessanti attività con una valenza didattica significativa.

I bambini hanno avuto un ruolo attivo mettendosi alla prova e dimostrando coinvolgimento, interesse e grande spirito di collaborazione. Il contatto continuo con la natura ha stimolato in loro la voglia di sperimentare e di imparare.

Ecco una presentazione che racconta alcuni momenti vissuti dai bambini.

Monica Vella e Marisa Muletti

La bacchetta magica è uno strumento attraverso il quale un mago incanala i suoi poteri al fine di eseguire magie. E’ la bacchetta che sceglie il mago, non viceversa.

Ma questo, tutti noi lo abbiamo imparato sin da piccoli.

Questa mattina invece, abbiamo scoperto che con una bacchetta e i consigli di un bravo e paziente professionista, possiamo disegnare la facciata di un edificio storico.
Ci troviamo a Casa Langhi, detta il Castello di Cerano, luogo che racchiude storia e bellezza. L’architetto Ruggero Barenghi, apre le porte della fantasia per accompagnarci nel mondo dell’architettura.

Noi che arriviamo attrezzati di righe, squadre e compasso per disegnare la facciata di Casa Langhi, scopriamo che bastano una bacchetta di legno, un foglio, una matita e due occhi curiosi. Sì, perché l’essenziale è sempre invisibile agli occhi.


Siamo nel giardino seduti sull’erba, ortensie bianche ovunque guardiamo. Le linee prendono forma, il quadrato ci svela la sua magia ed ecco che il foglio si riempie.
Torniamo verso la scuola con un pensiero che ci accompagna.

Forse da oggi, guarderemo con nuovi occhi.

Laura Sturaro e Maria Rita Vella