“Miglior utilizzo dell’energia mentale e fisica per un risultato concreto… Crescere e progredire tutti insieme…”
Avendo già riportato, in altri articoli, la seguente metafora: “Il judo ha la natura dell’acqua. L’acqua scorre per raggiungere un livello equilibrato. Non ha forma propria, ma prende quella del recipiente che la contiene. È indomabile e penetra ovunque. È permanente ed eterna come lo spazio e il tempo. Invisibile allo stato di vapore, ha tuttavia la potenza di spaccare la crosta della terra. Solidificata in un ghiacciaio ha la durezza della roccia. Rende innumerevoli servigi e la sua utilità non ha limiti. Eccola, turbinante nelle cascate, calma nella superficie di un lago, minacciosa in un torrente o dissetante in una fresca sorgente scoperta in un giorno d’estate.”, che, personalmente, trovo incisiva e profonda, mi piace proporre, questa volta, una breve leggenda per esplicitare l’aspetto più immediato del judo, visto, puramente, come tecnica di combattimento. Si narra che un medico giapponese, un giorno, ebbe un’illuminazione osservando una copiosa nevicata… Vide due alberi, un salice e un abete, entrambi carichi di neve; mentre il primo faceva cedere i propri rami sotto il peso di questa fino a toccare la terra e quindi scaricando su di essa l’acqua cristallizzata per poi tornare alla sua posizione naturale, più forte di prima, il sempreverde rimaneva rigido e sopportava, con gran fatica, il peso della neve, finché questa, diventata troppo pesante, iniziò a spezzare i suoi rami…
Assecondare i movimenti dell’avversario sfruttando, la sua forza per farlo cadere, è il principio basilare di quest’arte marziale. Il judo, termine derivante da due ideogrammi: JU e DO, che significano rispettivamente adattabilità e via, quindi “via della flessibilità”, ha una valenza poliedrica che merita di essere rimarcata. Il judo è uno sport impregnato di importanti principi filosofici idonei alla formazione fisica e caratteriale del praticante, in particolare, come sostengono numerosi psicologi dell’età evolutiva, nei bambini il judo è capace di migliorare la fantasia, l’intelligenza e le capacità di movimenti complessi, in un contesto di serena disciplina in cui imparare a relazionarsi con gli altri e a misurarsi con se stessi.
Anche quest’anno, per gli alunni della scuola primaria “Giovanni Pascoli”, è stato possibile seguire, grazie alla proficua collaborazione con l’associazione sportiva dilettantistica judo di Borgolavezzaro, un percorso formativo dove lo sport presentato è stato un ottimo mezzo per incrementare le potenzialità corporee e per insegnare norme di comportamento basate sul rispetto reciproco. Gli istruttori, Ballarini Giuseppe e Fantucci Matteo, hanno saputo catalizzare la loro attenzione utilizzando semplici “ingredienti”: pazienza, esperienza, determinazione, rispetto, divertimento. Il judo è una disciplina utile per padroneggiare il proprio corpo, superando limiti e paure, e per incrementare la forza intellettuale e morale dell’individuo.
Cosa sia il judo si apprende compiutamente dalle parole del suo creatore, Jigoro Kano:
«Il Judo è l’arte di utilizzare col massimo rendimento la forza umana: utilizzare la forza umana vuol dire farle assumere diverse forme e farle raggiungere diversi risultati. Combattere per la gioia di vincere, cercare la robustezza del proprio fisico, coltivare la forza senza perdere nulla in scienza e in intelligenza, migliorare l’uomo rispetto alla vita sociale: ecco i fini che deve avere uno sport che vuole rendersi utile nella vita di una razza e di una nazione. Ed ecco ciò che si propone il Judo, il quale non ha solo lo scopo di educare il corpo, ma vuole anche plasmare moralmente e intellettualmente l’individuo per formarne un ottimo cittadino. Per questo il Judo in Giappone non viene considerato come un’arte, ma come una cultura, che oltre ad offrire un’utilità immediata con la difesa personale per la vita, rinvigorisce i sentimenti migliori dello sportivo e dell’uomo».
Concludendo, il judo è una disciplina adatta a tutte le età…. conosciuta dai piccoli come “gioco”, stimata dai grandi per la ricchezza interiore che sa donare, costituendo una vera e propria filosofia di vita.
Manuela Donati