Robot e non solo

Piano nazionale di ripresa e resilienza, Missione 4 – Istruzione e ricerca – Componente 1 – Potenziamento dell’offerta dei servizi di istruzione: dagli asili nido alle università – Investimento 3.1 “Nuove competenze e nuovi linguaggi”, finanziato dall’Unione europea – Next Generation EU – “Azioni di potenziamento delle competenze STEM e multilinguistiche”.

Sembra un progetto così formale, eppure è così effervescente il clima che respiri tra i bambini che sperimentano e si cimentano nelle scienze e nella tecnologia. Ci sono costruzioni di Lego da realizzare, sensori e motori da far funzionare, robot e meccanismi da programmare … un click del PC e tutto si avvia, se i piccoli programmatori hanno assemblato bene e se le istruzioni date sono corrette. Se non è così, si ricomincia, si cerca l’errore, si corregge, si riformula iI programma e si gioisce. Certo, si gioisce, perché questo saper fare genera in tutti un tale entusiasmo, una tale soddisfazione, una tale fiducia in se stessi che bisogna provare per comprendere.

E non è solo di robot che si tratta, ma di circuiti elettrici da chiudere per far musica con la frutta, con dei bicchieri d’acqua, con la grafite delle matite, per incanalare gli impulsi elettrici con la mano del compagno nella mano, con il Didò, per accendere un LED con una pila, scoprendo che i conduttori di elettricità sono tanti, sono intorno a noi, siamo noi e che possono fare meraviglie e possono nascondere pericoli. Si tratta del linguaggio di programmazione da saper utilizzare per dare istruzioni, di nuovi modi di comunicare. E si va ancora oltre: si tratta di rapporti umani, di fare gruppo, di aiutarsi, di confrontarsi, di rispettare regole e ruoli, di lasciarsi coinvolgere, di trovare in sé stessi risorse che non si sospetta di avere.

Sto parlando del corso per un gruppo di alunni di tutte le classi che si è svolto alla scuola primaria “Gaudenzio Merula” di Borgolavezzaro nei mesi di maggio, giugno, settembre ed ottobre 2024, in orario extracurricolare, con la paziente guida dell’esperta professoressa Sabrina Bruno, docente di Meccanica, macchine ed energia, Sistemi ed automazione, presso l’istituto tecnico Omar di Novara e l’aiuto delle tutor Marta Mortarino e Rampi Laura.

Grazie anche ai kit di robotica e di elettronica dati in prestito da altri Istituti scolastici per il progetto, è stata per bambini e docenti una preziosa occasione di apprendimento e di sperimentazione per ampliare l’esperienza didattica quotidiana. Alcune attività sono già state riproposte in qualche classe: un successo!
Con l’acquisto della dotazione tecnologica adeguata, nel prossimo futuro, sicuramente si potranno realizzare esperienze STEAM (Science, Technology Engineering, Art, Mathematics) sempre più estese e per tutti.

Un grazie alla docente Sabrina e l’auspicio di avvalersi ancora delle sua collaborazione, delle sue competenze e della sua grande disponibilità.

Marta Mortarino

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